LEED: l’etichetta di qualità

di Redazione Casa Naturale

LEED: l’etichetta di qualità

Situata a Bainbridge Island, nello stato americano di Washigton, questa casa, costruita sull’area risultata dall’abbattimento di un vecchio edificio, gode di una vista a 180 gradi su Seattle. Primo edificio residenziale dello Stato ad ottenere la certificazione LEED Platinum, al di fuori della capitale, il progetto dello studio Coates Design ha creato un equilibrato mix di modernità e stile di vita ecosostenibile, raggiungendo il 70% di riduzione del consumo di energia rispetto alla media del Nord America, attraverso l’uso di calore geotermico, produzione di energia fotovoltaica, solare per la produzione di acqua calda, tecnologie di recupero del calore. Altre dotazioni chiave sono le cisterne di raccolta delle acque piovane, il riscaldamento a pavimento radiante, le finestre con tripli vetri e la copertura vegetale del tetto.

Uno degli obiettivi del progetto è stato anche la sensibilizzazione della comunità nei confronti del risparmio energetico residenziale: questa architettura è una sorta di casa campione che dimostra come la sostenibilità in edilizia possa essere raggiunta senza compromettere un design accattivante. L’unità unifamiliare comprende due camere da letto e alcuni spazi living flessibili che combinano varie funzioni come soggiorno, sala da pranzo, ufficio e spazi multimediali. Gli ambienti sono sovrapponibili e polifunzionali: la lavanderia, ad esempio, è integrata nella stanza da bagno padronale, un piccolo ufficio si forma attraverso le pareti scorrevoli del soggiorno, il tetto verde diventa una terrazza. Il design limita il suo impatto ambientale, con svariate pratiche sostenibili concentrandosi sui materiali di rivestimento, sulla collocazione e la tecnologia applicata alle finestrature, che forniscono tutta la luce naturale possibile ma sono essenziali anche per la climatizzazione degli ambienti, utilizzate in sinergia con il sistema di recupero di calore e ventilazione forzata.

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Sintonia ambientale

La costruzione ha tenuto conto di una profonda sinergia con il paesaggio naturale attraverso l’utilizzo di materiali locali, piante native autoctone per le zone verdi, un piccolo bacino d’acqua del giardino alimentato con acqua piovana che contribuisce al mantenimento dell’ecosistema ambientale. Un innovativo sistema ibrido spray è stato utilizzato per fornire le massime prestazioni di isolamento dell’involucro. Inoltre, sono state installate finestre con tripli vetri in tutto il progetto. Il legno certificato FSC non trattato di ipè, resistentissimo all’umidità, costituisce i pannelli di rivestimento dell’involucro esterno, utilizzati insieme a pannelli metallici riciclabili.

Primo: non inquinare

Tutto il processo costruttivo della casa è stato studiato con attenzione per ridurre al minimo l’impronta del nuovo edificio sull’ambiente: dalla bonifica del sito, dopo lo smantellamento della costruzione precedente, ripristinando un tessuto vegetale formato da specie vegetali autoctone per prevenire l’erosione del terreno, fino al riutilizzo per la realizazione di alcuni elementi dell’arredo interno del legno di alcuni alberi che non si è potuto far a meno di abbattere.

Limitare l’impronta ambientale

L’attenzione a minimizzare l’impatto sull’ambiente è stata una costante di tutto il progetto, a partire dalla demolizione della struttura precedente che ha comportato la valutazione e il recupero di tutti i materiali riciclabili, per ridurre al minimo il loro conferimento in discarica. La vegetazione del pendio attorno alla casa è stata ristabilita per garantire la stabilità del terreno ed evitarne l’erosione, il tetto verde installato sulla costruzione costituisce una sorta di giardino pensile attrezzato con chaise longue.

Volumi e planimetrie

I volumi dell’edificio, che si sviluppa su due piani, creano un effetto camino che permette di ventilare naturalmente gli ambienti durante i mesi estivi e gestisce in modo passivo il calore durante quelli invernali. L’asse centrale, spina dorsale della costruzione, forma una massa termica che riduce gli sbalzi di temperatura; lucernari apribili sfruttano tecniche di raffreddamento naturale. Inoltre, questo muro crea una divisione funzionale tra spazi privati e zone a vocazione più pubblica. A nord, la parte privata della casa è più chiusa per ragioni climatiche e per rispettare la privacy degli abitanti. A sud, gli spazi living hanno abbondante luce naturale e viste sull’esterno. A est, porte e finestre aperte consentono l’entrata di aria fresca.

di Paola Pianzola
Foto Art Grice, Lara Swimmer, Roger Turk/Northlight Photography

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