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Una community per la produzione di energia condivisa

di Redazione Casa Naturale

Una community per la produzione di energia condivisa

Creare in Italia una grande comunità, dove ogni cittadino è libero di produrre e condividere energia pulita, proveniente al 100% da fonti rinnovabili, con benefici sia in termini economici che ambientali. La sfida di Sonnen, azienda tedesca specializzata nei sistemi di accumulo, è ambiziosa, ma tutt’altro che utopistica. In Germania, infatti, la compravendita di energia tra privati è già realtà e anche il mercato italiano, in attesa di una nuova legislazione in materia, si sta muovendo verso questa direzione.

A innescare il cambiamento è stata la diffusione, capillare, delle batterie di accumulo, che consentono di immagazzinare l’energia prodotta dal fotovoltaico, ottimizzandone il funzionamento. Negli ultimi anni il prezzo di questi dispositivi si è sensibilmente ridotto, attirando chi già era in possesso del fotovoltaico. Se in passato l’energia prodotta dall’impianto, non utilizzata durante l’arco della giornata, doveva essere necessariamente immessa nella rete elettrica (il cosiddetto “scambio sul posto”), con l’installazione di una batteria di accumulo è possibile conservare la corrente e utilizzarla quando l’abitazione ne ha bisogno, ad esempio nelle ore notturne.

L’investimento complessivo per realizzare un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo ammonta a circa 16 mila euro, ma grazie agli incentivi fiscali nel giro di otto anni si può rientrare dalla spesa. Niente male, se si considera che nel caso dei dispositivi Sonnen la vita utile è 25 anni.

Questo cambio di prospettiva ha convinto Sonnen a creare una community dedicata ai clienti già in possesso di un impianto fotovoltaico e di una batteria di accumulo (di almeno 4kW), ai quali viene data la possibilità di acquistare direttamente dall’azienda tedesca la quota di energia che necessita all’abitazione. L’impianto, se abbinato a un sistema di storage, è in grado di garantire il 75% del fabbisogno energetico, mentre il restante 25% occorre acquistarlo dalla rete. Entrando nella community, con un abbonamento mensile di 9,90 euro, l’utente usufruisce dell’offerta speciale “Bolletta Residua Zero”, che consiste nell’erogazione di un bonus energetico pari a 540 euro, calcolato per coprire la spesa di due anni relativa alla fornitura di energia elettrica di un’utenza domestica familiare, con consumi di 1.500 kWh/anno e potenza impegnata di 3kW. La bolletta residua viene quindi azzerata e, qualora i consumi risultino maggiori rispetto a quelli previsti dall’offerta, il cliente pagherà comunque una quota minima, a un prezzo del 10% più basso rispetto alla tariffa di maggiore tutela pubblicata mensilmente dall’Autorità per l’energia elettrica.

L’offerta è stata lanciata a fine 2016 ed è divenuta operativa a inizio 2017 – commenta Vincenzo Ferreri, country manager di Sonnen Italia – e gli utenti iscritti a settembre scorso risultavano già più di 700. Oltre le nostre aspettative. Sintomo che il mercato è pronto e ricettivo.

Oltre al “servizio energia”, chi accede alla community usufruisce di un “servizio di aggiornamento software”, che permette di abbinare alla batteria Sonnen altri accessori domotici, e di un “servizio di monitoraggio da remoto proattivo”, per ottimizzare l’autoproduzione e l’autoconsumo.

Esempi virtuosi

L’iniziativa è della Regione Lombardia, ma potrebbe essere presto esportata anche in altri territori. Il Pirellone ha stanziato 4 milioni di euro per finanziare ai privati cittadini l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici. Il contributo, a fondo perduto, copre fino al 50% delle spese, con un tetto massimo pari a 3mila euro per ogni singolo intervento ed è cumulabile con le detrazioni fiscali. Restano escluse dal finanziamento le spese per l’acquisto e l’installazione dell’impianto fotovoltaico, per gli interventi edilizi necessari ad allacciare il sistema di accumulo, i costi accessori per gli adempimenti richiesti dal gestore e distributore di energia elettrica e quelli di consulenza. Nel 2016 la Regione Lombardia aveva stanziato 2 milioni di euro, utilizzati per finanziare 500 nuovi sistemi di accumulo. Ora, l’obiettivo è sostenere 1.300 nuovi e potenziali utenti.

Di Marco Panzarella e Maria Chiara Voci

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