Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni

di Camilla Marini

Locandina del Festival della Lentezza
La locandina della decima edizione del Festival della Lentezza

Dal 7 al 9 giugno la città ducale ospita l’edizione 2024 della rassegna con oltre 60 appuntamenti tra spettacoli, incontri, laboratori, libri, cibo e musica

Sostenibilità, inclusione, creatività, cambiamento. Saranno queste le parole chiave dell’edizione 2024 del Festival della Lentezza, manifestazione giunta alla decima edizione che torna quest’anno a Parma dal 7 al 9 giugno.

Saranno tre giorni che metteranno al primo posto i giovani con le loro speranze, attese e paure, con quella “Nostalgia del futuro”, insomma, che è farà da fil rouge agli oltre 60 eventi in programma nella città ducale: incontri, presentazioni di libri, laboratori, spettacoli, concerti, mostre e attività creative ed esperienziali per grandi e piccoli che faranno di Parma un luogo speciale di socialità, convivialità e cultura.

<strong>Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni</strong>
Il Cortile d’Onore della Casa della Musica

Frutto anche del nuovo gemellaggio con alcune importanti manifestazioni, con le quali sono stati scambiati reciprocamente contenuti e idee, il Festival della Comunicazione di Camogli diretto da Danco Singer e Rosangela Bonsignorio, Time in Jazz di Berchidda diretto da Paolo Fresu e lo Sponz Fest diretto da Vinicio Capossela, il Festival della Lentezza invaderà pacificamente alcuni dei luoghi simbolo della cultura parmigiana: dal piazzale della Chiesa di San Francesco del Prato, simbolo di rinascita grazie alla grande opera di restauro collettiva, alla Casa della Musica, dal Piazzale Salvo D’Acquisto al Borgo delle Colonne.

Tre giorni di appuntamenti a ingresso libero

Questi e tanti altri angoli della città saranno trasformate in palcoscenici diffusi: luoghi di contaminazione reciproca, di cultura e di comunità dove vivere momenti per staccare, divertirsi e riflettere insieme. Con un programma totalmente gratuito che coinvolgerà tutti i visitatori fino alla notte di domenica 9, la manifestazione vedrà salire sui suoi palchi numerosi rappresentanti della cultura e dello spettacolo.

<strong>Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni</strong>
La Crus

Tra gli appuntamenti, quello con Nicola Lagioia, che il venerdì 7 alle 18 terrà una lectio magistralis alle Colonne 28 e quello con i La Crus, che alle 18.30 saranno protagonisti di “Ci manca solamente il tempo”, un viaggio di parole nella loro musica introdotto da Valerio Corzani presso il Cortile d’Onore della Casa della Musica. La sera della stessa giornata, in piazzale San Francesco, Luca Bizzarri presenterà alle 21 il suo spettacolo “Non hanno un amico”.

<strong>Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni</strong>
Luca Bizzarri

Il giorno seguente, sabato 8, nel Cortile d’Onore della Casa della Musica alle 16 si potrà assistere all’incontro “Immaginare futuri con le parole” con Vera Gheno mentre alle ore 19,30, in piazzale San Francesco, Umberto Galimberti terrà la sua lectio magistralis dedicata al tema del Festival, “La nostalgia del futuro”. Stesso giorno e stessa piazza per l’evento delle 21: “Vittorio restiamo umani”, narrazione con disegno e musica di Giacomo “Foglia” Fogliazza.

<strong>Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni</strong>
Umberto Galimberti
<strong>Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni</strong>
Paolo Fresu

Domenica 9 giugno alle ore 12, nel Cortile d’Onore Casa della Musica si terrà l’incontro “Le parole in comune” con la giornalista Francesca Mannocchi che dialogherà con Caterina Bonetti offrendo al pubblico diversi spunti di riflessione. Uno per tutti, quello sulla parola “Beit”: significa casa ed è comune a palestinesi e israeliani. Alle 18,30 l’appuntamento è di nuovo in piazzale San Francesco per un viaggio nell’isolamento, anche interiore, guidati da Daria Bignardi con il suo nuovo libro “Ogni prigione è un’isola”. La location non cambia per l’evento di chiusura della rassegna. Alle 21,30 saliranno infatti sul palco di piazzale San Francesco Aeham Ahmad (musica e pianoforte) e Paolo Fresu (tromba e flicorno) per il concerto “Musica dalle macerie”.

Collaborazioni ed eventi collaterali del Festival della Lentezza

Accanto a questi e altri incontri e spettacoli, il Festival della Lentezza prevede diversi altri appuntamenti in collaborazione con Verdi Off, la rassegna di eventi collaterali al Festival Verdi, come il “Cucù Verdiano”, ogni sera in Piazzale Salvo D’Acquisto, dove giovani solisti delle classi del conservatorio “A. Boito” di Parma interpreteranno arie verdiane dal balcone.

<strong>Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni</strong>
Piazzale Salvo D’Acquisto

Interessanti anche i laboratori che il Festival propone a un pubblico di tutte le età, dislocati come gli altri appuntamenti nei più diversi luoghi della città, dal Chiostro San Francesco alla Sala Biblioteca Casa della Musica, dal borgo delle Colonne allo stesso piazzale San Francesco. Tantissimi i temi: dalla luce al disegno, dai cercatori di bellezza, alla paura della fantasia, alla nostalgia della natura e il potere curativo delle piante. Non mancheranno infine anche performance di scrittura e pittura dal vivo, il mercato degli artigiani e uno speciale street food con prodotti a filiera corta, biologici, basso impatto ambientale e con menù per tutti i gusti

<strong>Nostalgia del futuro: il Festival della Lentezza festeggia a Parma i suoi primi 10 anni</strong>
Piazzale San Francesco del Prato

Organizzato da Turbolenta, Associazione Comuni Virtuosi e Comune di Parma, il Festival della Lentezza ha come main sponsor Chiesi SpA e VELUX Italia e vede il patrocinio di Università degli Studi di Parma, Provincia di Parma, Comune di Colorno e Comune di Novellara con il patrocinio e il contributo di Regione Emilia-Romagna.   

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