Traversine classiche rinascono nei giardini
Le traversine in legno, classiche, nell’immaginario comune da sempre viaggiano fra i binari, eppure oggi, a vita conclusa, arrivano direttamente in casa nostra.
Sebbene oggi siano in via d’esaurimento, sono ancora moltissime le assi ricavate da legni nobili – come faggio, castagno e rovere – che formano il cuore delle strade ferrate italiane. Quelle nuove si fabbricano perlopiù in calcestruzzo o in materiali riciclati, come la gomma di vecchi pneumatici.
Usurate e smaltite come rifiuto speciale

Nuova vita alle traversine classiche
È qui che entrano in gioco aziende come il Gruppo Sironi. «Siamo in pochissimi in Italia a fare questo lavoro – spiega Maurizio Sironi, titolare dell’azienda comasca –. Tramite gare d’appalto, recuperiamo il materiale in buono stato, rimosso dalle ditte di manutenzione ferroviaria. Poi sottoponiamo le traversine a un trattamento meccanico di pulitura, per rimuovere le polveri pesanti, depositate in anni e anni di passaggi di treni. Siamo gli unici ad occuparci del trattamento completo. Infine, viene impresso direttamente sul legno il nostro marchio registrato».
Dal treno al giardino

Insomma, con i vecchi binari non ci si farà un tavolo per la cucina e neppure lo si potrà impiegare nei giochi pubblici per i bambini. Tuttavia, impermeabile e temprato contro gli agenti atmosferici, questo legno è ideale per arredare parchi e giardini.
Tre caratteristiche vincenti
- Resistente
- Naturale
- Ecologico
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