Il valore del ricordo

di Maria Chiara Voci

Il valore del ricordo
Piero Pelizzaro, manager, esperto in politiche sui cambiamenti climatici e strategie per la resilienza della città

Essere resilienti significa avere una buona memoria. Ricordarsi il come si era, per evolvere verso il come si vuole essere. In un mix di innovazione e ritorno agli usi e costumi del passato. Perché non sempre la risposta sta nel futuro. A volte, occorre guardarsi indietro

Piero Pelizzaro è un manager, esperto in politiche sui cambiamenti climatici e strategie per la resilienza della città, tema di cui si è occupato in via diretta sia nello staff del Comune di Milano che in quello di Bologna. Perché la resilienza ha a che fare con la memoria? «Prendiamo il caso di un territorio al centro di un accadimento avverso, come un terremoto, un’inondazione o una frana. Per potersi definire resiliente, questo habitat non deve semplicemente superare lo “stress test” cui viene sottoposto, limitando i danni e rimettendo in piedi le attività.

Il valore del ricordo
La città di Bologna è oggi tra le 100 città europee parte della City Mission sulle città intelligenti e ad impatto zero entro il 2030.

Al contrario, deve avere la percezione di quale fosse lo stato pre-crisi, per riuscire a focalizzare i problemi da risolvere e a identificare le relative soluzioni. La resilienza, insomma, è uno stato attivo e non passivo. La capacità di fare tesoro delle situazioni, per evolvere».

Articolo pubblicato su Casa Naturale di gennaio – febbraio 2023

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