Foresta urbana: il verde e la città
L’architetto Karin Standler ha scelto Vienna, la sua città, per un ambizioso progetto di foresta urbana commestibile, da realizzare in una zona periferica e ispirandosi al corridoio verde del Danubio.
È un giardino la foresta urbana

La foresta giardino è un «giardino per tutti», un luogo di contatto con la natura, «perché porta le persone a toccare il paesaggio in cui vivono». Ha una valenza ecologica, ma anche di aggregazione urbana e collettiva.
Il progetto si evolve
Come le foreste, in cui l’uomo viveva alle origini, è pensata per essere almeno in parte creatrice di cibo, con varietà vegetali edibili, che possono rappresentare anche una scommessa di sostenibilità per la nutrizione del pianeta.
Il progetto, poi, «combina ecologia, design e utilità, perché da un lato crea un habitat naturale per incoraggiare e conservare la bellezza della natura, dall’altro offre servizi, con percorsi ciclabili, aree pic nic, zone informative».
Cosa succede da noi

«Qui era una selva, circondata da cemento – racconta – una zona pericolosa e abbandonata al degrado». Ora, nei 9 ettari diventati la “passeggiata”, convivono l’ecosistema fluviale e un parco pubblico, teatro di molte attività, un catalizzatore di energie di cui i cittadini sono il vero motore. Sono state realizzate scale, una rampa per i disabili e le biciclette, piste ciclabili, un anfiteatro, attrezzature sportive e le vasche di fitodepurazione dimostrativa, che hanno coperto le idrovore. Bonificato il canneto, che sovrastava la golena, sono stati piantati 52 nuovi alberi ripariali, 1.274 nuove piante palustri e acquatiche, 835 arbusti di piante mediterranee.
a cura di Mariachiara Giacosa
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