Contributi per l’acquisto di biciclette: l’esempio di Bologna

di Sara Perro

Contributi per l'acquisto di biciclette: l'esempio di Bologna

Contributi per l’acquisto di biciclette.  Bologna, che da qualche anno eroga contributi ai cittadini che ne acquistano una. Stiamo parlando di cifre importanti: 300 euro per le normali biciclette e, da quest’anno, 600 euro per le cargo bikes. L’incentivo copre pressapoco la metà del costo del mezzo. «Abbiamo proposto l’iniziativa cinque volte, a partire dal 2011, ma nel 2018 stiamo osservando un vero boom – racconta l’assessore alla mobilità, Irene Priolo –. Nel primo mese abbiamo avuto 245 domande, il doppio degli anni precedenti». 

Le nostre città di stanno trasformando. «Niente è paragonabile al semplice piacere di un giro in bicicletta». Lo diceva Kennedy, che pure viveva in tempi in cui usare un’automobile era molto comodo. Sono passati cinquant’anni e JFK ha ragione, ancor più che in passato: perché le nostre città si stanno trasformando. Sempre meno a misura d’auto, sempre più propense a una mobilità su due ruote.

È impossibile non notarlo: le Ztl si espandono, i parcheggi blu si moltiplicano e prendere la macchina diventa meno conveniente. Convertirsi alla bicicletta viene quasi naturale, soprattutto perché la tecnologia ha prodotto mezzi comodi ed efficienti. La bici elettrica diventa un’alternativa eccezionale per il trasporto urbano. Un mezzo agile, ecologico, poco faticoso. Tuttavia, non sempre è alla portata di tutte le tasche. Ecco perché, nell’ambito di una politica di promozione della mobilità sostenibile, alcuni comuni hanno deciso di dare una spinta al trasporto green, puntando sulla diffusione delle bici a pedalata assistita.

La spesa complessiva del Comune di Bologna per la sua iniziativa sfiora i 300mila euro. Accedere ai fondi è semplice: basta presentare la richiesta e dimostrare di risiedere in città oppure di lavorare per una ditta con sede a Bologna. La novità coinvolge anche le aziende di food delivery, che possono beneficiare degli incentivi, «a condizione che abbiano sottoscritto la Carta dei diritti dei lavoratori dell’amministrazione», precisa Priolo.

All’ombra della Torre degli Asinelli, insomma, la gente ha sposato la filosofia del pedale. Lo conferma l’assessore: «Lo spostamento medio, nella nostra città, è di 5 chilometri. È evidente che la bicicletta è un mezzo ottimale. Lo dimostra il fatto che le piattaforme di bike sharing, attivate qui da pochissimo, nelle prime due settimane di attività hanno registrato 36mila noleggi.  Per capirci, si tratta del 20%  in più di Milano». 

A Bologna insomma muoversi su due ruote ecologiche è quasi uno status symbol. L’obiettivo del Comune, spiega ancora Priolo, è ambizioso: «Puntiamo a fare in modo che per la logistica “dell’ultimo miglio”, cittadini e aziende scelgano la bicicletta». Una rivoluzione che potrebbe contribuire a risolvere diversi problemi, fra cui l’inquinamento atmosferico. Che, come in tutta la Pianura Padana, in centro è da bollino nero.

Certo, i contributi per l’acquisto di bici elettriche non basteranno. «La politica deve agire a tutto tondo- conclude l’assessore –. Ad esempio, abbiamo proposto un meccanismo per cui chi si sposta a piedi o coi mezzi “vince” premi: magari, una bici a pedalata assistita. Si è innescato un meccanismo virtuoso che sta premiando».

Di Lorenzo Bernardi.

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