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A window on the lake: uno chalet in riva al lago

di Sara Perro

A window on the lake: uno chalet in riva al lago

A window on the lake, una finestra sul lago. Così gli architetti Loukas Yiacouvakis e Marie-Claude Hamelin dello studio YH2 di Montreal hanno battezzato il progetto. Perché, dicono, «è questa la vera essenza di un cottage: una semplice, accogliente dimora aperta alla natura e, ovviamente, un tranquillo lago proprio davanti». 

Pura e semplice. Come la verità. È ciò che si dovrebbe sempre chiedere a una casa costruita in mezzo alla natura: essenzialità e silenziosa trasparenza per lasciar emergere il vero dei boschi, del cielo, dei laghi. Come per questo chalet in legno, che sorge a pochi metri dallo specchio placido del Lac Plaisant in Quebec, provincia sud-orientale del Canada.

A window on the lake: uno chalet in riva al lago

Vista di fronte, in mezzo a una piccola radura fra gli alberi, con una breve scalinata di legno che porta direttamente sulla riva dell’acqua immergendosi fra le erbe lacustri, l’abitazione ha le linee elementari e perfette di un disegno infantile. È “la casa” archetipica, con il tetto a doppia falda spiovente e una grande parete vetrata che ne rivela l’armonia della vita domestica: la zona giorno con il lungo tavolo per cene conviviali, lo spazioso divano, il caminetto per scaldarsi la sera.

A window on the lake: uno chalet in riva al lago

Nonostante le dimensioni relativamente ridotte (140 metri quadrati di superficie), gli interni sono infatti pensati con una spiccata vocazione all’accoglienza. I posti letto arrivano fino a dodici, contando le due camere al piano terra e la zona notte open-space al piano superiore. È la tipica casa delle vacanze, dove si riuniscono le famiglie allargate e si invitano gli amici a passare il weekend, per chiacchierare fino a notte tarda senza doversi salutare per andare a dormire. E al mattino far colazione tutti insieme, immersi nella luce del sole che filtra dalla parete vetrata, ma contemporaneamente protetti dalle fronde dei grandi alberi che quasi entrano in soggiorno, in una sorprendente osmosi con la natura circostante.

Di Giorgia Marino. Foto di Francis Pellettier.

 

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