“Nuovo” Messico
Un edificio degli anni Settanta, nella caotica Città del Messico ma in un quartiere residenziale circondato dal verde e protetto dal caos, si presentava con un biglietto da visita sbagliato: colori cupi, interior design dismesso, poca cura per i dettagli e in urgente necessità di ristrutturazione. E’ stato così che gli architetti dello studio Ezequiel Farca hanno cominciato il loro percorso: si sono trovati di fronte ad un involucro di bassa qualità ma con ampie possibilità di miglioramento, dal punto di vista strettamente legato alla qualità dei materiali e all’efficienza dell’insieme, oltre che per quanto riguarda l’interior design e il comfort dell’abitare.

Un impianto per le acqua grigie, inoltre, recupera l’acqua che poi viene usata per l’irrigazione del giardino.
I requisiti legati alla sostenibilità ambientale non hanno compromesso affatto il comfort residenziale, tanto che gli architetti hanno previsto anche alcuni ambienti di servizio legati al relax e alla convivialità. La residenza, infatti, ospita una cantina per i vini, una palestra, una piscina, due terrazze confortevoli e un ambiente per l’home theater. Fra i materiali per l’interior design, sono stati selezionati elementi legati alla natura del luogo: legno locale e pietra vengono affiancati a colori caldi riferiti alle tonalità della terra; verde scuro, “cioccolato” e beige in grado di dialogare con i toni delle essenze lignee e dei marmi.
© Riproduzione riservata.







