Il clima ci da alla testa
Lo dice la scienza: il riscaldamento globale ha effetti negativi sul nostro cervello e sui nostri comportamenti. Ma esistono soluzioni che ognuno di noi può mettere in atto: dalla mindfulness a un nuovo modo di progettare gli spazi che abitiamo
C’è una tempesta dentro ciascuno di noi. È quella scatenata dalla crisi climatica sul nostro cervello, con una serie di ricadute molto spesso invisibili ma non per questo meno importanti: dall’ansia per il clima che cambia all’aumento dell’aggressività, arrivando anche a fenomeni più gravi come l’aumento dei casi di ictus e demenza e il peggioramento di patologie come sclerosi multipla ed emicrania. Le conseguenze dei cambiamenti climatici che stanno colpendo il nostro pianeta, insomma, vanno ben oltre gli incendi, i nubifragi e la siccità che ormai diventano sempre più frequenti.
A portare alla luce gli effetti invisibili del clima sui nostri organismi e sulla nostra salute mentale ci ha pensato il neuroscienziato e giornalista ambientale Clayton Page Aldern nel suo libro Se il tempo è matto… (Aboca, p. 324, € 25). Un saggio tanto più importante se si considera che facciamo ancora molta fatica a prendere consapevolezza di questi fenomeni, che procedono molto più spediti rispetto alla nostra capacità di adattamento. Il minimo comun denominatore è sempre uno: le temperature in costante aumento, che impattano non solo sui nostri comportamenti, ma anche sul nostro modo di abitare…
Articolo pubblicato su Casa Naturale di settembre 2025
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