Radici personali
La tecnica giapponese Shou Sugi Ban per gli esterni si unisce al Guatambú degli interni per cabine total wood
Immerso nella foresta nativa di Coihues e Arrayanes a Villa La Angostura, il progetto dello studio OJA nasce dal legame profondo tra l’architetto Juan Segundo Díaz Dopazo e la sua Patagonia. Pensata come una serie di cabine per i suoi genitori, l’architettura emerge discreta tra gli alberi, costruendo un dialogo stretto con il contesto senza alterarlo.

Ogni unità modulare – per 2‑3 ospiti – è collocata in radure naturali, senza abbattere alberi, fondendosi con il paesaggio secondo una casualità controllata. Esternamente, le cabine presentano una morfologia scabra e rocciosa, rivestita in legno di eucalipto trattato con la tecnica giapponese Shou Sugi Ban: la carbonizzazione conferisce alla superficie una trama unica, migliorando resistenza all’acqua e al fuoco, sostenibilità e durata. Il rivestimento nero crea uno sfondo che esalta il verde intenso della vegetazione e il bianco della neve circostante.
Articolo pubblicato su Casa Naturale di settembre 2025
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