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Velux: luce e ventilazione naturali per vivere al meglio

di Clarissa Marchese

Velux: luce e ventilazione

Velux è nata nel 1942 da un’idea e da un obiettivo: sfruttare luce e ventilazione naturali per vivere al meglio gli ambienti interni. Su questo progetto, ha costruito la sua storia.

Era il 1942 quando l’imprenditore e inventore danese Villum Kann Rasmussen ideò una finestra in grado di far entrare dai tetti maggiore luce e aria rispetto a un normale abbaino. Il primo progetto doveva rendere più luminoso un attico che sarebbe diventato un’aula scolastica. In un Paese, come la Danimarca, dove mediamente c’è poca luce naturale occorre sfruttarla il più possibile.

È stato così che, in una notte, è nata Velux. Dalla combinazione delle parole latine Ventilatio e Lux. Un’invenzione che, per l’azienda (con siti produttivi in 9 Paesi e presente in oltre 40 Stati con altrettante filiali commerciali), è diventata, a detta dello stesso presidente, «la missione da sviluppare in tutta la sua storia».

In Italia, l’azienda è sbarcata nel 1968 con la commercializzazione dei suoi prodotti e ha aperto il primo stabilimento nel 1977, alle porte di Verona. Nel 1991 ha inaugurato lo stabilimento “La Piramide”, su un’area di oltre 18mila metri quadrati, sempre nel Veronese. Nel 1998 ha inaugurato anche un centro servizi, pensato per offrire a clienti, progettisti e studenti un’offerta formativa.

Il cliente prima di tutto

Velux ha fatto del vivere in condizioni migliori una sorta di missione. E l’ha portata avanti anche cercando di smuovere l’opinione pubblica con campagne web come “The indoor generation”. Questo sito internet permette di informarsi su come migliorare la qualità dell’aria in casa, su quali sono i pericoli che corriamo. Il video di lancio ha ottenuto 100 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.

Intervista a Massimo Buccilli

L’amministratore delegato di Velux Italia ha risposto ad alcune domande più specifiche sulla campagna e sull’azienda.

Un sito internet su consigli e pericoli. Perché questa scelta?

«Da anni ormai lavoriamo per rilanciare l’importanza della luce e della ventilazione naturali. Per farlo, cerchiamo anche di sollecitare il più possibile le persone e far comprendere i reali pericoli che si possono correre trascurando questi aspetti. Lo scopo di quel progetto in particolare è sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che l’aria di casa nostra rischia di diventare il nostro peggior nemico se non facciamo attenzione».

Quali sono state le reazioni alla vostra campagna?

«Le voci dissonanti sono state poche. Per risvegliare la conoscenza e la consapevolezza di un pericolo serve una comunicazione forte. Alcune persone mi hanno chiamato commosse. Colleghi che lavorano per piccole aziende mi hanno ringraziato perché abbiamo affrontato un tema importante, che per loro era impossibile far conoscere con altrettanta forza. Siamo felici di aver fatto riflettere le persone e aver contribuito ad una chiamata alle armi per il settore e per quelle aziende che hanno a cuore il futuro dei nostri figli».

Il mercato è pronto?

«Sì, anche perché il digitale ci ha dato una mano. Grazie all’Internet of things i prodotti di casa oggi dialogano tra loro e possiamo tenere sotto controllo la qualità dell’aria gestendo tutto da smartphone».

Qual è il vostro obiettivo?

«Il nostro obiettivo è quello di essere considerati un fornitore ideale del settore e che sa portare dentro le abitazioni condizioni di vita migliori. Il tutto sfruttando ventilazione e luce naturali. In questi 75 anni siamo riusciti a realizzare un serramento tra i migliori al mondo per le sue caratteristiche e le sue applicazioni».

Come lavora Velux?

«Forniamo servizi e supporto. Le normative, per esempio, sono molto complesse. Diamo appoggio ai privati per comprendere se è possibile fare un certo tipo di intervento e quali permessi servono e consigliamo i giusti professionisti che sanno progettare con la luce naturale. ll consumatore quando decide di investire sul miglioramento abitativo della propria casa si trova di fronte a molte problematiche e spesso rinuncia perché non è preparato ad affrontarle. Noi vogliamo che chi fa questa scelta e investimento non debba tirarsi indietro».

Come suggerite a chi rivolgersi?

«Velux ha una rete di professionisti. Per esempio, abbiamo una decina di architetti assunti, formati da noi, che forniscono un supporto progettuale e che visitano gli studi di architettura e danno un aiuto. Inoltre forniamo percorsi formativi e workshop dedicati al progettare con la luce naturale, tenuti da docenti esperti del tema».

Quando un’azienda è etica?

«Quando mette gli interessi del proprio cliente prima dei propri. Credo che, al di là degli aspetti commerciali o di mercato, un’azienda debba avere la forza di poter imporre la sicurezza e l’interesse dei clienti prima del proprio. Se non è in grado di farlo forse non è giusto che competa e viva nel mercato. Perché dà inizio ad un percorso che porta danni alla società e a tutti noi».

Velux

di Sara Perro

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