Abitare la natura
Cosa succede quando architettura e natura, invece di sfidarsi, iniziano a collaborare? La risposta è nei progetti di Henning Larsen Architects. Il paesaggio diventa infrastruttura, l’acqua opportunità, il legno materia di futuro
Alberto Biondi, Associate Design Director Landscape di Henning Larsen, è una delle voci più autorevoli dell’evento Visioni e progetti per città che rinascono, che si terrà il 14 novembre sul palco di Restructura a Torino. In ogni suo progetto si interroga su un punto: quale impatto avrà sul Pianeta? Nella sua idea, l’essere umano, inserito in un contesto naturale, diventa parte di una visione circolare, non piramidale, in cui tutti gli esseri viventi trovano spazio. Edificio e territorio, costruito e paesaggio. Come si integrano questi due aspetti nella progettazione? Noi partiamo sempre da una domanda: alcuni edifici di cui decantiamo la bellezza avrebbero la stessa qualità se togliessimo la componente naturale?

Tra natura e paesaggio si instaura una conversazione in costante evoluzione che dura per decenni. L’avanzamento tecnologico ci ha aiutato a comprendere come massimizzare l’impatto positivo dell’ambiente, studiando le possibili interazioni tra tutti gli elementi naturali: dall’acqua all’erba, ai cespugli, fino agli alberi. Il rapporto tra architettura e paesaggio, alla fine, è sempre una negoziazione. In passato si guardava al progetto come se fosse inserito in un contesto spoglio, oggi cerchiamo di allontanarci da quella visione: accettare l’idea che la natura sia un elemento in costante movimento significa accettare che l’architettura, e chi la progetta, debba essere pronta a darle spazio…
Articolo pubblicato su Casa Naturale di novembre – dicembre 2025
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