Restructura 2025: operazioni concettuali

di Sabrina Zanini

Restructura 2025: operazioni concettuali

Dalla poetica della sottrazione alla sfida sistemica dei dati nel BIM: il settore edile ripensa il recupero

L’atto di ristrutturare è una dichiarazione di intenti sul futuro del costruire. In un’epoca che spinge verso la rigenerazione urbana e la riduzione del consumo di suolo, l’architettura residenziale è chiamata a trovare un nuovo equilibrio tra conservazione e innovazione. Questa visione si fonda su un approccio progettuale profondo, che l’architetto Stefano Vellano riassume in un gesto “archeologico”: «Fare architettura oggi significa sottrarre prima ancora che aggiungere. Restituire all’edificio la sua voce originaria». Ma non solo. La ristrutturazione si evolve grazie alla rivoluzione digitale. La modellazione in BIM (Building Information Modeling) e i sistemi per gli smart building stanno trasformando il processo, ma il vero salto di qualità risiede nella gestione mirata dei dati.

Restructura 2025: operazioni concettuali

La sfida per l’edilizia residenziale è, dunque, adottare una visione sistemica che metta in relazione le diverse componenti tecnologiche per garantire efficienza, comfort e un ciclo di vita dell’edificio più lungo e controllabile. Questo nuovo paradigma del costruire, in equilibrio tra memoria e futuro, è al centro di Restructura, la fiera di riferimento per la ristrutturazione e la riqualificazione edilizia in Italia. Dal 13 al 15 novembre, l’edizione 2025 si propone di innestare nel comparto un approccio differente, offrendo nuovi strumenti, punti di vista e prodotti. La manifestazione ospiterà la grande architettura internazionale con gli interventi di studi prestigiosi come Zaha Hadid Architects e Henning Larsen, che approfondiranno la “generosità” degli edifici e il ruolo dell’architettura nella rinascita urbana

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