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Orto spaziale, premiato il progetto di Enea

di Giorgia Marino

Orto spaziale, premiato il progetto di Enea

Un orto spaziale, destinato a fornire una scorta di verdure sempre fresche agli astronauti in missione. Non è fantascienza. Si tratta del progetto HortExtreme condotto da Enea, Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Università di Milano, che si è appena aggiudicato il premio ECOtechGreen. Il riconoscimento, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, dal network Paysage e dalla rivista internazionale Paysage Topscape, seleziona ogni anno il miglior prodotto di verde hi-tech. HortExtreme è stato premiato «per dimensione, strategia e proposta rappresentando possibili nuove ispirazioni per lo sviluppo futuro del progetto del paesaggio».

Come funziona un orto spaziale?

Orto spaziale, premiato il progetto di Enea

HortExtreme è costituito da un sistema verticale, in cui la superficie coltivabile è suddivisa su quattro livelli, due per la germinazione e due per la crescita. Le verdure e micro verdure sono coltivate con il metodo idroponico. Vengono cioè cresciute “fuori suolo” e nutrite “per allagamento” da una soluzione di acqua e sali minerali. Tutto l’orto spaziale è inserito all’interno di una tenda gonfiabile. Inoltre è dotato di luci a led che stimolano la crescita delle piante. Un complesso sistema di sensori e telecamere monitora da remoto i parametri di crescita e sviluppo, dei consumi energetici e idrici e delle rese produttive. Le piante, che crescono in ambiente protetto e controllato, non hanno bisogno di pesticidi e fertilizzanti chimici. Le verdure raccolte hanno quindi un’alta qualità nutrizionale.

Orto spaziale, premiato il progetto di Enea
Il Presidente Mattarella in visita al Centro Ricerche Enea

Preparativi per Marte

L’innovativo orto spaziale made in Italy era stato protagonista, lo scorso febbraio in Oman, della missione Amadee-18. Il progetto, coordinato dall’Austrian Space Forum, era finalizzato alla simulazione di alcune condizioni ambientali presenti su Marte, con l’obiettivo di testare strumenti per future esplorazioni. A HortExtreme è andato quindi il compito di fornire microverdure fresche – amaranto, cavolo cappuccio, senape e ravanello – agli astronauti della missione.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha di recente fatto visita al Centro Ricerche Enea di Casaccia, dove si sta testando il prototipo dell’orto da portare nello Spazio (informazioni a questo link).

Per approfondimenti:
sul premio ECOtechGreen
s
ull’orticoltura domestica
sugli orti urbani

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