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ICity Rate: Milano prima smart city in Italia. Ecco la classifica

di Giorgia Marino

Sostenibilità: Milano prima smart city in Italia | ICity Rate
Milano

Milano non cede il podio più alto nella classifica delle smart city italiane. Per il quinto anno consecutivo, il capoluogo lombardo si conferma al primo posto dell’ICity Rate, la graduatoria annuale redatta dal Forum PA. Segue Firenze, che guadagna una posizione, piazzandosi al secondo posto prima di Bologna.

Così si valutano le smart city italiane

Il Rapporto ICity Rate è redatto ogni anno, dal 2012, dal Forum PA, società che si occupa di sviluppo tecnologico in particolare nella Pubblica Amministrazione. L’ICity Rate fotografa lo stato di avanzamento delle città italiane rispetto agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. Con particolare attenzione all’utilizzo delle tecnologie per migliorare aspetti come la governance, l’ambiente, la legalità, l’innovazione digitale. In pratica, dice a che punto siamo sulla strada verso la smart city.

La classifica è stilata sulla base di 107 indicatori, raggruppati in 15 categorie. Vengono valutati fattori come la gestione dell’acqua, la qualità dell’aria, l’utilizzo del suolo e la salute del territorio. I sistemi di raccolta e smaltimento rifiuti, la mobilità sostenibile, il verde urbano, le politiche energetiche, lo sviluppo del digitale. Senza tralasciare gli aspetti sociali: istruzione, occupazione, solidità economica, ricerca e innovazione, inclusione sociale, appeal turistico e culturale e, naturalmente, sicurezza e legalità.

Le prime dieci smart city del 2018

Milano si conferma la città italiana più avanzata e che cerca di utilizzare in modo più esteso gli strumenti dell’intelligenza urbana per promuovere e gestire lo sviluppo in forme sostenibili”, spiegano dal Forum PA. In particolare il capoluogo lombardo si è distinto per la solidità economica e il lavoro, e nel campo della ricerca e innovazione.

Firenze, la seconda classificata, ha ottenuto risultato sopra la media (prevedibilmente) per l’appeal turistico-culturale. Ma non solo. È arrivata tra le prime smart city anche grazie ai progressi nella trasformazione digitale (prima in Italia) e per le politiche di mobilità sostenibile. Bologna, terza per l’ICity Rate, conferma invece le ottime performance negli ambiti del lavoro, dell’energia, della governance e della partecipazione civile.

Completano la top ten, nell’ordine: Trento, Bergamo, Torino, Venezia, Parma, Pisa e Reggio Emilia. Roma è ancora esclusa dalle prime dieci smart city italiane, ma guadagna due posizioni rispetto al 2017, salendo così al 15° posto.

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