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Sfera Agricola: la serra idroponica in Maremma

di Clarissa Marchese

serra idroponica | insalata | maremma

Sfera Agricola è la più grande serra tecnologica italiana: 13 ettari coperti e un ciclo di coltivazione interamente eco-sostenibile, che però consente di portare sulle tavole dolci pomodori e basilico fresco anche in pieno inverno. Un successo dell’agro-tech mondiale, per alimenti nichel free.

I primi in Italia

«Sfera Agricola è la prima azienda italiana totalmente eco-sostenibile: il nostro bilancio sull’ambiente è addirittura positivo». Non lascia spazi a incertezze Luigi Galimberti, Ceo di Sfera Agricola, azienda che ha fondato nel 2016 a Gavoranno, in provincia di Grosseto, sostenuta dalla società di venture capital sociale Oltre Venture (insieme a altri soci e a Iccrea Banca). Si parla di un investimento complessivo di 20 milioni di euro.

La sfida era realizzare una serra per la produzione e commercializzazione di pomodori, orticoli ed erbe aromatiche con il metodo idroponico: la coltivazione fuori suolo, in ambiente asettico. Una tecnica che consente molti vantaggi rispetto a quella tradizionale, come la produttività 10 volte maggiore, il consumo idrico ridottissimo, la qualità organolettica elevata e la produzione costante tutto l’anno.

Qualche numero

La serra è stata realizzata in soli dodici mesi e oggi è la più grande struttura tecnologica italiana: 13 ettari. Di questi, dodici sono dedicati alla produzione: 9,5 ettari a pomodoro, 2,5 a insalate, erbe aromatiche e cavoli. Le persone che lavorano nella struttura sono 196, di cui 45 a tempo indeterminato e 25 laureati. E la consegna degli ortaggi ai marchi della Gdo (Coop, Conad, Simply, Carrefour) avviene entro 24 ore dal raccolto. Inoltre, il confezionamento viene fatto sotto i teloni per ridurre al minimo qualsiasi contaminazione ambientale.

A protezione delle piante è stata adottata esclusivamente la lotta biologica con molecole di origine naturale e insetti e anche il ricorso ai trattamenti antifungini e antiparassitari è stato ridotto al minimo. Un ciclo colturale sostenibile che soddisfa la crescente domanda del mercato senza danneggiare ecosistemi e biodiversità. […] Segue

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di Carla De Meo

Sfera Agricola

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