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REbuild: il valore economico della sostenibilità

di Maria Chiara Voci

REbuild: il valore economico della sostenibilità

La sostenibilità fa aumentare di valore la casa. Non si tratta di un semplice assunto di buon senso, ma di numeri e denaro che oggi è possibile quantificare. Di questo si parlerà il 2 ottobre a Milano, per il secondo appuntamento del 2018 con REbuild (informazioni a questo link).
Presso la sede di Assolombarda, la community di REbuild Italia, piattaforma per l’innovazioni delle costruzioni, si confronterà con gli operatori del settore immobiliare. Tra gli ospiti, autorevoli rappresentanti del mercato pubblico e privato tra i quali Manfredi Catella di COIMA, Marco Sangiorgio, Direttore Generale di CDP Investimenti SGR e Pierfrancesco Maran, Assessore Urbanistica del Comune di Milano.

REbuild: le sfide e le opportunità per l’immobiliare

L’adozione di processi e sistemi di costruzione innovativi, più efficienti e sostenibili da un punto di vista ambientale può solo portare benefici economici al settore. Benefici stimati in numeri da grandi organizzazioni internazionali, come il McKinsey Global Institute, che prevede per il settore edilizio un recupero di produttività del 60%. In poche parole: meno costi, meno spreco di risorse, meno impatto ambientale e più guadagno.

Si tratta però di attivarsi sia da parte del settore pubblico che degli investitori privati. Una sfida di cui, appunto, si parlerà il 2 ottobre a REbuild.
«In Italia oltre il 60% degli edifici ha più di 50 anni: la rigenerazione urbana rappresenta un mercato potenziale che offre opportunità di business ancora largamente inesplorate a un vasto e differenziato numero di imprese», dichiara Stefano Venturi, Vicepresidente di Assolombarda. «L’attivazione di questo mercato richiede lo sviluppo di capacità di networking, di condivisione dell’innovazione e il riconoscimento di una nuova filiera che agisce sullo spazio costruito da rigenerare».

Quanto vale la certificazione ambientale?

«Il cambiamento e la diffusione dell’innovazione, soprattutto in Italia, non avviene solo attraverso norme, ma principalmente grazie all’affermarsi di nuovi parametri e principi di mercato» spiega Thomas Miorin, presidente di REbuild. Per questo REbuild Italia ha voluto misurare il valore economico che la sostenibilità apporta nei progetti immobiliari.
In collaborazione con CBRE (leader al mondo nella consulenza immobiliare) e GBCI Europe (ente che gestisce la certificazione di sostenibilità LEED nel mondo), è stata così realizzata la prima ricerca sull’apprezzamento di mercato degli immobili certificati. I risultati, presentati nel dettaglio il 2 ottobre, dimostrano come una casa con certificazione ambientale abbia un valore di mercato tra il 7 e l’11% in più rispetto a un immobile non certificato. Una notizia che certo saprà dare una spinta in più alle pratiche sostenibili in edilizia.

Per approfondimenti:
su REbuild
sulle certificazioni per l’edilizia
su LEED

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