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A Milano inaugura la Biblioteca degli Alberi

di Giorgia Marino

A Milano inaugura la Biblioteca degli Alberi

Da sabato 27 ottobre i cittadini di Milano avranno un nuovo, inedito e innovativo spazio verde da vivere: la Biblioteca degli Alberi. Quasi dieci ettari di giardino, 450 alberi appartenenti a 21 diverse specie e 90mila tipologie di piante compongono il terzo parco pubblico più grande della città.

Una Biblioteca degli Alberi per connettere i quartieri

La Biblioteca degli Alberi è realizzata dalla società di real estate Coima nell’ambito del progetto urbanistico di Porta Nuova. Il parco è progettato dalla paesaggista Petra Blaisse dello Studio Inside Outside, (informazioni a questo link). Un polmone verde in una delle aree più moderne di Milano, tra Stazione Garibaldi e Stazione Centrale, che fungerà da collegamento fra le infrastrutture e i quartieri circostanti.

A Milano inaugura la Biblioteca degli Alberi
La Biblioteca degli Alberi nel progetto dello studio Inside Outside

Il concept stesso del progetto è la connessione. I sentieri che attraversano il parco, tagliandolo in porzioni irregolari, sono tracciati per collegare diverse zone della città. Come i quartieri residenziali, le vie commerciali, gli uffici pubblici. «Sentieri e aiuole – spiega Blaisse – superano i dislivelli del terreno e i sottopassaggi per le auto, creano muri anti-rumore e ponti da un quartiere all’altro».

Verde è cultura

Non solo polmone verde. La Biblioteca degli Alberi sarà anche uno spazio poli-funzionale. Con aree attrezzate per lo sport, cinque chilometri di piste ciclabili, orti, percorsi didattici, foreste tematiche. E una programmazione che valorizzerà il patrimonio naturalistico, attraverso visite guidate e workshop. Ma anche la cultura, con letture animate e performance artistiche.

A Milano inaugura la Biblioteca degli Alberi
Uno schizzo dello studio Inside Outside

«Sarà un nuovo modello di parco pubblico che mostra una vera collezione di alberi», spiega ancora Petra Blaisse. «Una moderna versione di giardino botanico. Un parco che, grazie alla sua rete di sentieri e a un variegato programma culturale, aspira a diventare un campus per la cultura, un luogo in cui la gente possa incontrarsi, divertirsi e arricchirsi di conoscenze».
Con una gestione che vuole diventare un esempio virtuoso di «ciò che può nascere dalla collaborazione tra pubblico e privato». Comeha dichiarato l’assessore al Verde e all’Urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran.

Approfondimenti
sulle foreste urbane.
sui parchi pubblici cittadini in Europa.

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