Una storia di cocciopesto

di Redazione Casa Naturale

Una storia di cocciopesto

Il cocciopesto è un materiale utilizzato fin dall’antichità come rivestimento impermeabile per pavimenti e pareti

Si crea frantumando minuziosamente frammenti di laterizi (tegole o mattoni) e malta fine a base di calce aerea. Si posa in diversi strati, caratterizzati da differenti granulometrie, che vengono battuti e bagnati più volte. La tecnica era conosciuta già da Fenici, Greci e Romani, che usavano questo materiale per rivestire terme e cisterne. Il cocciopesto è infatti in grado di far presa anche in ambienti non a contatto diretto con l’aria.

Per questo divenne una delle tecnologie edilizie più diffuse a Venezia, dove l’acqua e la salsedine corrodono facilmente gli edifici. Inoltre, l’intonaco di cocciopesto possiede naturalmente un colore rosato, dovuto agli aggregati di terracotta e al bianco della calce, e può essere colorato ulteriormente in pasta, pertanto può fare a meno dello strato di tinteggiatura. Da qui deriva il famoso “rosa veneziano”, colore riconosciuto in tutto il mondo e caratteristico delle zone mediterranee.

Articolo pubblicato su Casa Naturale di settembre-ottobre 2021

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