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Costruire e arredare: come scegliere i materiali giusti

di Clarissa Marchese

materiali circolari | edifici costruiti da materiali di recupero rurale

Ogni singolo componente o materiale di un edificio può essere circolare. Legnami, rivestimenti per il tetto, piastrelle, vernici e finiture. Serrature in alluminio, mattoni, calce, persino il truciolato e i fili elettrici.
Possono provenire da materie prime riciclate, o essere riciclabili a loro volta o prodotti in filiere che rispettino i criteri della circolarità.

Tutte caratteristiche non facili da individuare per il costruttore o il semplice utente che abbia bisogno di acquistarli.
La trasformazione del settore edilizio è appena cominciata. In questa fase la parte più ardua è proprio riuscire a trovare i materiali adatti.

materiali circolare | muri con bottiglie di plastica

Circolarità certificata

È fondamentale conoscere le principali certificazioni che stabiliscono il grado di circolarità dei prodotti, che si tratti di una trave o di una sedia.

La più nota e utilizzata in Europa è la EPD (Environmental Product Declaration) o Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Prevista dalle politiche ambientali comunitarie, deriva dalle norme della serie ISO 14020. È fondata sull’esplicito utilizzo della metodologia LCA (Life Cycle Assessment), che analizza tutte le fasi di vita di un prodotto per determinarne gli impatti ambientali. In questo modo è garantita l’oggettività delle informazioni contenute nella dichiarazione, che sono comunque poi convalidate da un organismo terzo. La EPD o DAP  è applicabile a tutti i prodotti o servizi, indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva, che sono poi classificati in gruppi in base alla loro rispondenza ai criteri considerati.

Un’altra autorevole certificazione è la C2C o Cradle to Cradle Certified Product Standard. Il metodo Cradle to Cradle (ovvero “dalla culla alla culla”, al contrario del lineare “dalla culla alla tomba”) è stato messo a punto da William McDonough e Michael Braungart a partire dagli anni ’90. Lo standard C2C si basa su cinque punti principali: la salubrità dei materiali, la loro riciclabilità, la gestione energetica della produzione, la gestione delle risorse idriche e l’equità sociale. Tutti prodotti certificati, non solo per l’edilizia e l’arredo, sono catalogati e inseriti in un database consultabile online sul sito di riferimento.

Costruire sostenibile

Il modo migliore per comprendere l’entità del cambiamento nel settore edilizio è osservare alcuni esempi di materiali circolari. Il principio è lo stesso per tutti. Dare ai rifiuti una seconda vita e ridurre drasticamente l’impatto ambientale.

Mattoni in plastica

La domanda di materiali costruttivi non accenna a declinare. La produzione di rifiuti in plastica nemmeno.
Perché allora non trasformare la plastica in mattoni? Ci ha pensato la startup americana ByFusion. Con un macchinario comprime ad alte temperature scarti plastici di varie tipologie per farne versatili blocchi. Possono essere utilizzati in infrastrutture e arredi urbani, ma anche per agili soluzioni abitative modulari. Ancora in fase di test, i Byblocks sono tuttavia già stati usati in Nuova Zelanda e California.

materiali circolari | mattoni di plastica

Cemento arricchito

Come ogni processo industriale, anche la fabbricazione del cemento produce anidride carbonica. Rilasciata in atmosfera contribuisce al riscaldamento climatico. Quella CO2, però, potrebbe ritornare nel ciclo produttivo, diventando materia di valore per l’edilizia. È l’idea alla base di ReCOde, che sta testando soluzioni per “catturarla” e riutilizzarla come additivo per il cemento. Il progetto è allo studio presso il Centre for Sustainable Future Technologies, inaugurato dall’IIT all’Environment Park di Torino.

materiali circolare | costruire | anidride carbonica nel cemento

Città rurale

Se la gente si trasferisce dalla campagna alla città, perché allora non trasferire anche le case? L’idea è venuta agli architetti del Lendager Group di Copenaghen. Osservando il tasso di urbanizzazione crescente della loro città, hanno deciso di progettare un’intera area, nel quartiere di Ørestad, utilizzando materiali di edifici rurali abbandonati e destinati alla demolizione.
Il progetto Resource Rows recupera così mattoni e laterizi, riciclandoli con un sistema innovativo. Provengono da scuole di campagna cadenti, magazzini industriali dismessi e persino da alcune vecchie birrerie dello storico marchio danese Carlsberg. Altro materiale, come cemento o legname, arriva poi dagli avanzi della costruzione della Metro di Copenaghen. In questo modo, oltre a donare un’affascinante aura vintage al quartiere, si risparmiano risorse e si tagliano le emissioni di CO2 di un buon 70%.

materiali circolari | edifici costruiti da materiali di recupero rurale

 

Certificazione EPD o DAP 

Certificazione C2C

ByFusion

ReCOde

Lendager Group

di Giorgia Marino e Maria Chiara Voci

© Riproduzione riservata.