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Dal 1° gennaio, addio ai cotton fioc di plastica

di Giorgia Marino

cavalluccio marino cotton fioc

Il 2019 comincia con una buona notizia per l’ambiente. Dal primo gennaio, infatti, scatta il divieto di produzione e commercio di cotton fioc di plastica in Italia. Gli unici bastoncini per le orecchie legali saranno, d’ora in poi, quelli interamente realizzati in materiale biodegradabile e compostabile. Inoltre, le confezioni dovranno riportare il divieto esplicito di gettarli nel wc.

Lo stop italiano ai cotton fioc e l’imminente bando della plastica monouso

Il bando dei cotton fioc non biodegradabili arriva dopo lunghi anni di battaglie portate avanti soprattutto da Legambiente. Battaglie che si sono concretizzate, durante la scorsa legislatura, nell’emendamento firmato dall’allora presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci. Ora il provvedimento entra finalmente in vigore.

“È una grande vittoria per i nostro Paese”, commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. “È anche la conferma – prosegue – della leadership dell’Italia nel contrastare il marine litter che soffoca mari, fiumi e laghi. Auspichiamo che questo primato, come già avvenuto con il bando ai sacchetti di plastica, venga mantenuto anticipando l’approvazione della direttiva europea sui prodotti di plastica monouso”. La direttiva in questione, approvata in via definitiva nei giorni scorsi dal Parlamento Europeo, metterà al bando dal 2021 tutti i prodotti in plastica usa-e-getta negli Stati dell’Unione Europea. Lo stop italiano ai cotton fioc arriva dunque come un’anticipazione di ciò che accadrà nel 2021.

Non solo cotton fioc: basta rifiuti nel wc

I dati sul censimento dei rifiuti marini, recentemente forniti dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) non lasciano dubbi sulla gravità del problema. I cotton fioc rappresentano circa il 4% dei rifiuti censiti sulle spiagge europee. Nel Mar Mediterraneo rappresentano il 5,2%: il dato più alto in confronto ai bastoncini trovati sulle spiagge dell’Oceano Atlantico nord-orientale (4,6%), del Mar Baltico (0,75%) e del Mar Nero (0,49%).
In Italia, i volontari di Legambiente, negli ultimi cinque anni, hanno monitorato 245 spiagge, censendo 162.936 rifiuti: il 9% è rappresentato proprio dai cotton fioc, con una media di 60 bastoncini di plastica per ogni spiaggia.

Ma non basta. “Sulle nostre spiagge – spiegano da Legambiente – c’è di tutto: blister, tamponi e assorbenti, medicazioni, deodoranti per wc, contenitori per le lenti a contato. Tutti rifiuti buttati nel wc e che hanno raggiunto mare e spiagge, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti. Prevenire è possibile e anche molto semplice. Basterebbe usare il cestino”. E per questo l’associazione rilancia in questi giorni la campagna #NoRifiutinelWC (informazioni a questo link).

Approfondimenti:
Vuoi saperne di più sulla direttiva europea che vieterà la plastica monouso? Ne scriviamo qui.
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