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Comuni Ricicloni: sono oltre 500 i campioni della raccolta differenziata

di Maria Chiara Voci

Comuni Ricicloni: sono oltre 500 i campioni della raccolta differenziata

Cresce l’Italia del riciclo. E come ogni anno, puntuale, arriva il rapporto di Legambiente sui comuni più virtuosi in materia di raccolta differenziata. Nel 2018 sono arrivati a 505 i comuni “rifiuti free” censiti dall’associazione, in aumento rispetto ai 486 dello scorso anno. Si tratta di tutti quei centri abitati dove ogni cittadino produce, al massimo, 75 chili di secco residuo all’anno, ovvero di rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento.
Tutti i dati sono contenuti nel XXV Rapporto Comuni Ricicloni, presentato da Legambiente il 27 giugno a Roma, nell’ambito dell’EcoForum sull’economia circolare dei rifiuti. L’evento è stato anche occasione per premiare le comunità e gli amministratori pubblici che si sono particolarmente distinti nella gestione della raccolta differenziata.

Migliora il Sud, il Nord-Est mantiene il primato

Dal rapporto, emerge un netto miglioramento al Sud, dove i comuni “rifiuti free” sono passati da 43 del 2017 ai 76 di oggi (il 15% del totale). Il Centro si conferma sostanzialmente stabile, mentre il numero dei comuni virtuosi diminuisce del 6% al Nord. Le città di Treviso, Pordenone e Trento si riconfermano, come lo scorso anno, in testa ai capoluoghi di provincia. Tutto il Nord-Est, del resto, mantiene il primato di area geografica più efficiente nella gestione della raccolta differenziata urbana.

Criteri più stringenti per la raccolta differenziata

Da tre anni, precisano da Legambiente,«a pesare sulla classifica non sono più solo i livelli di raccolta differenziata raggiunti, ma anche le politiche di riduzione della quantità di rifiuto destinata a smaltimento. Il nuovo pacchetto europeo sull’economia circolare pone, tra i suoi obiettivi, il riciclo del 70% degli imballaggi entro il 2030 e del 65% dei rifiuti urbani al 2035, e, alla stessa scadenza, un massimo del 10% di rifiuti che possono essere smaltiti in discarica. Da questo presupposto è nata quindi l’esigenza di porre come obiettivo minimo per entrare a far parte dei Comuni Rifiuti Free di Legambiente la soglia di produzione di 75 Kg/ab/anno di secco residuo prodotto».

«Il ruolo dei Comuni nel portare l’attuale sistema di gestione dei rifiuti sempre di più verso l’economia circolare è fondamentale – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti – le amministrazioni locali sono le uniche in grado di indirizzare i propri concittadini verso pratiche virtuose di prevenzione, raccolta e riciclo».

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