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Volumi sospesi

di Redazione Casa Naturale

Volumi sospesi

Disegnata dall’architetto e designer Veronese Michele Perlini, questa abitazione si trova a pochi chilometri dal centro di Verona. Non è radicata al suolo, ma completamente sospesa, garantendo una sensazione spaziale di intensa astrazione. Il progetto si articola entro i termini di libertà e applicazione, moderno e contemporaneo.

I temi sono complessi: la sostenibilità e l’architettura del passato come valore progettuale. Riuscire a creare un’ abitazione contemporanea che riprenda le forme del movimento moderno e riesca ad assumere un proprio carattere culturale ed espressivo.

La struttura statica è data dagli otto pilastri in acciaio che sorreggono il solaio principale tramite delle travi di bordo sulle quali alloggia sospesa la struttura in legno. La casa si apre al paesaggio tramite le numerose aperture vetrate riuscendo a creare continuità fra interno ed esterno. Un passaggio pedonale invita ad un percorso visivo prospettico verso l’abitazione, quattro lastre di travertino creano i gradini che portano verso il primo basamento e altri tre verso la loggia esterna sospesa ad indicare l’ingresso della casa. La facciata principale aperta con grandi superfici vetrate verso sud rispecchia l’anima della casa, elegante e pura.

Due fasce in acciaio bianco rivestono il solaio del piano terra e della copertura, a marcarne lo spessore e la tecnica costruttiva.  Il vetro rigira all’ estremità del volume per consentire una vista verso le alberature del giardino e riuscire a creare continuità degli spazi. I tagli verticali del prospetto nord creano luci ed ombre all’ interno degli ambienti interni, riuscendo a diminuire le dispersioni di calore grazie alla dimensione ridotta rispetto alle vetrate rivolte verso sud.

La pianta “ libera “ è suddivisa da un taglio netto a delimitarne gli spazi di servizio verso nord e lo spazio giorno/notte verso sud.

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Tecnologia costruttiva

La casa si regge su 8 pilastri a doppia T, collegati a 4 travi di bordo perimetrali al solaio del piano terra sulle quali si innestano le lastre in c.a. a formare il solaio Predalles. Al di sopra, a chiusura del pacchetto  del piano terra uno strato di isolamento in xps e fibra di legno chiude il pacchetto degli impianti per garantire comfort sia dal punto di vista termico ed acustico.

La copertura piana ventilata, garantita grazie un sistema di griglie posizionate proprio al di sotto della lattoneria dei prospetti per evitare l’entrata di acqua durante le piogge, è caratterizzata da un isolamento in fibra di legno di 22 cm di spessore, con adeguati sistemi di tenuta all’aria, air stop e nastri auto espandenti che garantiscono l’ermeticità della struttura.

Le partizioni verticali esterne a telaio, sono caratterizzate da un isolamento in fibra di legno di 20 cm di spessore, con all’ interno pannelli in fibrogesso a chiusura del vano porta impianti. Per evitare il surriscaldamento estivo, i cassonetti a taglio termico ospitano i frangisole automatizzati che garantiscono un ottimo sistema di oscuramento.

Il taglio termico delle grandi vetrate è garantito da elementi orizzontali in legno sui quali si posa il falso telaio del serramento opportunamente nastrato tramite air stop e nastri auto espandenti per garantire l’ ermeticità della struttura. A chiusura l’ inserimento di xps ad alta resistenza alla compressione.

Il progettista ha optato per i vetri basso emissivi con Uw = 1.0 con tenuta all’ aria, con l’ installazione perimetrale di nastri autoespandenti ed air stop. A verifica del grado di ermeticità dell’involucro, è stato sostenuto un Blower Door Test che ha avuto un ottimo risultato.

Per il riscaldamento è stato previsto un impianto  a pannelli radianti a pavimento, alimentato da una caldaia a condensazione. Il raffrescamento ad aria con ventilazione meccanica controllata e recupero di calore. Il ricambio dell’aria ad intervalli regolari, oltre a migliorare il comfort interno, smaltisce eventuale umidità in eccesso ed è quindi una garanzia per l’integrità della materia costruttiva.

L’installazione di una piastra ad induzione in cucina garantisce inoltre risparmio energetico e il collegamento futuro grazie alla predisposizione per un impianto fotovoltaico sulla copertura, che potrà essere integrato all’impianto di raffrescamento e di ventilazione meccanica controllata. Il progetto ha ottenuto la certificazione CasaClima in classe A a 24 Kw/mqa.

di Floriana Morrone

© Riproduzione riservata.