Una calda ospitalità

di Redazione Casa Naturale

Una calda ospitalità

 

Una calda ospitalitàL’agriturismo La Torretta è immerso tra le vigne del pregiato Teroldego, nella piana Rotaliana, alla confluenza tra Adige e Noce e tra Mezzocorona e Mezzolombardo.

L’edificio, per garantire il comfort ai propri ospiti, nonostante i climi rigidi dell’area geografica in cui si trova, quasi non ha bisogno di essere scaldato.

Siamo nel cuore del Trentino, la zona d’Italia che più ha scommesso sulla “casa passiva”, in un territorio scelto dalla clientela mitteleuropea soprattutto per la sua gastronomia, per i vini pregiati e per il paesaggio naturale.

Qui, più che in altre zone del Paese, la vocazione green si declina anche attraverso la presenza di strutture ricettive a consumo vicino allo zero. Perché la bioedilizia rappresenta una carta indispensabile per attrarre turisti da Stati dove è molto radicata la cultura della sostenibilità ambientale.

Estetica e cura nella costruzione

Una calda ospitalitàPer questo, per costruire il proprio agriturismo, i proprietari de La Torretta hanno scelto Nordhaus, azienda di Mezzolombardo, che ha sposato in toto la filosofia della difesa passiva della casa e che, ponendo grande attenzione al risultato estetico, opera nel rispetto non solo delle norme, ma anche della tradizione. La struttura è stata disegnata dall’architetto Mariapia Gottardi ed è Per la struttura è stato utilizzato X-Lam, il più tecnologico fra i legni ingegnerizzati, con alte prestazioni antisismiche.

Resistente e rigido, grazie alla sua composizione a più strati incrociati, X-Lam è in grado di assorbire e trasmettere alle fondamenta sollecitazioni e forze classificata in CasaClima A+.

Ambienti in legno, poca dispersione

Una calda ospitalità«Gli ambienti sono realizzati interamente in legno – spiegano dall’impresa –, il materiale che meglio risponde all’esigenza di fare entrare il cliente di un agriturismo in contatto diretto con la natura. Ciò avviene anche attraverso l’architettura e l’impianto costruttivo del fabbricato.

Ad iniziare dalle camere che, con i loro rivestimenti “caldi”, avvolgono l’ospite, mettendolo nelle condizioni di apprezzare al meglio la splendida vista sulla vallata». provenienti da ogni direzione.

L’edificio disperde pochissimo calore. Il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo sono ottenuti con pompa di calore aria/ acqua e con impianto radiante a pavimento. Un altro vantaggio energetico è costituito dall’impianto fotovoltaico policristallino da 20 KWp, in classe A+.

Un pezzo unico

Una calda ospitalitàCome per tutte le case di Nordhaus, anche questa realizzazione è un pezzo unico e dimostra come i protocolli di difesa passiva siano entrati sempre di più nella cultura costruttiva alpina e nei progetti proposti da aziende e da architetti locali. Così non si può parlare di “colonizzazione verde”, ma semmai di “consapevolezza ambientale”, che sta permeando le comunità locali.

 

 

 

 

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