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Risparmio energetico in casa: 5 consigli per ridurre i consumi

di Maria Chiara Voci

Risparmio energetico in casa: 5 consigli per ridurre i consumi

Il risparmio energetico comincia dai piccoli gesti e dalle abitudini quotidiane. Soprattutto in casa. Frigoriferi lasciati aperti o ghiacciati, dispositivi mal funzionanti, lavatrici a mezzo carico sono alcune delle cattive abitudini che causano sprechi di energia stimati oltre i 4 miliardi di euro in Italia. E la maggior parte degli italiani dichiara di non essere consapevole di quanto consumino i propri elettrodomestici, né di sapere come fare a risparmiare.
È ciò che emerge da una ricerca della start-up torinese Midori, che ha da poco lanciato NED, il primo smart meter italiano per tenere sotto controllo i consumi energetici domestici.
Le lampadine a Led, ormai obbligatorie per legge, aiuteranno certo il risparmio. Ma è bene seguire anche qualche consiglio per modificare le proprie abitudini e disattenzioni.

Frigorifero: chiudere sempre e sbrinare regolarmente

La temperatura raccomandata per il frigorifero è tra 1° e 4°C: per ogni grado al di sotto di queste temperature il consumo sale del 5%. In estate il consumo del frigo può aumentare del 40-50%, a causa della differenza fra la temperatura interna e quella di casa. Ecco perché deve essere sempre posizionato lontano da fonti di calore e periodicamente sbrinato. Inoltre quando si lascia casa per lunghi periodi, per favorire il risparmio energetico è preferibile svuotarlo e staccarlo dalla presa elettrica.

Risparmio energetico in casa: 5 consigli per ridurre i consumi

Lavatrice e lavastoviglie: scegliere cicli “eco”

Qualche accorgimento nel lavare abiti e piatti aiuta il risparmio energetico domestico. È bene, tanto per cominciare, avviare lavatrici e lavastoviglie quando sono a pieno carico. È preferibile inoltre scegliere cicli di lavaggio a basse temperature per i panni o impostare la modalità “eco” nel caso delle stoviglie. Escludendo il prelavaggio nella lavatrice e l’asciugatura nella lavastoviglie, si può poi risparmiare fino al 15% di energia. Mentre un altro 30% di risparmio deriva dalla pulizia regolare del filtro e dall’uso di decalcificanti.

Condizionatori d’aria: occhio alle temperature

Come rilevato dai test condotti da Midori con NED, tenere acceso il condizionatore in casa per circa 50 minuti fa registrare un consumo medio di 712 Wh, con un aumento del 10% sul consumo totale della casa. Un piccolo passo per il risparmio energetico può essere allora regolare meglio la temperatura. Alzare anche solo di 1° C la temperatura impostata permette ad esempio un risparmio del 7%. Meglio, poi, non lasciare il condizionatore in standby tutto l’anno. Per non far aumentare la spesa complessiva, è bene staccare l’interruttore nei mesi in cui il condizionatore non viene utilizzato.

Apparecchi elettrici: non lasciare in standby

Sembra una cosa da nulla, ma lasciare in standby gli apparecchi elettrici causa ingenti sprechi di energia. Solo negli Stati Uniti si stima che ogni anno i dispositivi in standby consumino elettricità per un valore di 19 miliardi di dollari, rilasciando 44 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Un televisore acceso per tre ore al giorno, lasciato in modalità standby per il resto del tempo, consuma circa il 40% dell’energia necessaria al suo funzionamento. Spegnendo il tasto “Off” di computer, decoder, stampanti e tutti gli apparecchi elettrici si ha invece un risparmio del 5-10%.

Controllo costante

Il primo passo verso il risparmio energetico è dunque la consapevolezza, che si raggiunge attraverso un costante controllo dei propri consumi. In questo può diventare di grande aiuto un sistema come NED. Collegandosi facilmente al quadro elettrico di casa, tramite un’app per smartphone permette di calcolare i kWh consumati dagli elettrodomestici. In questo modo, e applicando i suggerimenti sulle abitudini di consumo, è possibile risparmiare sulla bolletta fino al 20% ogni anno.

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